Il Podere Selva Capuzza è un invito a immergerti nella storia e nella dolcezza della natura di Desenzano, a scoprire un vitigno raro e in via d’estinzione, che la famiglia Formentini da più di 100 anni cura e custodisce, il Tuchì.
Da qui nasce un vino tipico e unico del lago di Garda,San Martino della Battaglia Campo del Soglio, che porta nel suo aroma la forza e la dedizione per queste terre.
“Fidati di quello che senti…” è l’unico modo per assaporare il vino in modo autentico e senza fronzoli.
Perché non hanno fronzoli i vini di Selva Capuzza: sono genuini e autentici come il territorio su cui poggiano e affondano le radici le loro vigne.
Una terra di storia, che va dalle origini del nostro lago come testimoniano le pietre lungo la tenuta fino alla chiesetta più antica di Desenzano, la chiesa di San Donino, passando per i campi di battaglia di San Martino e di Solferino, dove ci furono bene due imperatori e un re.
Tra le colline moreniche del Garda, vini tipici e unici
Lasciato il lago alle spalle, l’auto ondeggerà tra le curve sinuose delle strade che abbracciano le colline e accompagnano i campi con i covoni color miele e le vigne smeraldo.
Passerai tra boschi e lunghi pergolati naturali, dove le fronde delle piante si intrecciano da un lato all’altro della strada, sbucherai oltre il verde, con la Torre di San Martino che ti osserva dall’alto.
Più di 100 vendemmie sul lago di Garda
Il viaggio fin qui è parte dei vini che assaggerai, perchè in questo antico podere la famiglia Formentini con passione, dedizione e determinazione è custode della storia di queste terre, di un vino unico del Garda e di un vitigno che rischiava di estinguersi, quello delle uve Tuchì, dalle quali nasce il San Martino della Battaglia Campo del Soglio.
È una delle Denominazioni di Origine più piccole in Italia e a rischio di estinzione, ma qui ha trovato i suoi custodi.
La famiglia Formentini, infatti, superata la centesima vendemmia, tra i 6 vitigni autoctoni, ha deciso di proteggere e di portare avanti anche questo vino delicato.
Un vino che sussurra come tutti i vini della cantina, quei vini che non si mettono in mostra, ma che con grazia e discrezione si insinua nei tuoi sensi e lì rimane a scaldare animo e vita.
Passeggiare tra storia e natura: il podere, il borgo e la riserva
Il Podere fu testimone di due incredibili battaglie, San Martino e Solferino, che videro ben due imperatori e un re affrontarsi sui campi di battaglia.
A testimonianza di questo la Torre di san Martino, svetta in lontananza tra i vigneti.
Dopo un bicchiere di vino potrai giungere fino al borgo in pietra di San Donino, dove si trova la chiesa più antica di Desenzano, datata ben 1280 e abbellita da affreschi, il piccolo campanile a vela e il vecchio altare. Se sarai fortunato magari potresti scorgere una lepre, una volpe o un fagiano, che qui sono di casa, in quanto la zona è riserva naturale.
E non sottovalutare i grossi massi che vedrai: sono i testimoni dell’era glaciale, quando ancora il nostro lago non esisteva.
Sei vitigni autoctoni per il Lugana, il San Martino e il Garda Classico
Osserva i 6 vitigni autoctoni Turbiana, Tuchì, Groppello, Marzemino, Barbera e Sangiovese, che danno vita ai vini Lugana, San Martino della Battaglia e Garda Classico.
Si stappa la bottiglia e mentre il vino scorre nel calice, già percepisci dal sua aroma la sua storia testarda, la volontà di non arrendersi, di conservare i doni unici di queste colline e di queste terre, di proteggerne l’identità e la tradizione.
Costa fatica, perchè il vitigno è fragile e l’uva delicata, ha bisogno di più cure e più attenzioni, di più forza e di più amore e sarà per questo che quando lo assapori non c’è solo l’aromaticità e le note minerali a deliziarti i sensi, ma molto di più, quella sensazione che solo passione e cuore possono dare e che i vini, come i frutti del nostro territorio, del nostro lago di Garda, sanno donare.
La cantina Selva Capuzza è aperta e si trova in
Località Selva Capuzza, 25015 Desenzano del Garda BS
Vuoi assaporare dal vivo la storia del Tuchì? Chiedi ai nostri ragazzi della reception, si occuperanno delle prenotazione della tua visita a Selva Capuzza.
Un viaggio nella storia del Lugana: Ca’ de frati
La storia narra che nel cuore della Lugana c’era una casa, la casa dei frati, che qui coltivano la vite per il vino della Santa Messa.
Era un vino dal colore paglierino,un vino bianco del lago di Garda, con un sapore intenso dato dall’argilla, di cui era ricca quella terra, la terra di Lugana.
E proprio qui nacque, secoli dopo Pietro dal Cero fondò la sua azienda agricola e dette vita a Ca’ de Frati, tra le cantine più rinomate per il Lugana.
Una nuova cattedrale per il Lugana
Per ricordare questa storia, è stata realizzata ex novo un’incredibile cattedrale, a cui hanno lavorato artigiani locali, dai mastri del ferro ai vetrai.
Varcate le porte di questa cantina, sembrerà di viaggiare nella storia accompagnati nella degustazione dei vini del Garda dai canti dei frati, come se fossero lì accanto a te.
Sui leggii non sono posati libri, ma le bottiglie del Lugana, dell’Amarone e del Rosè.
A casa dei frati
La stanza con il caminetto, dove nacquero i figli, la parte più antica della cantina conserva ancora il vecchio stemma dei frati e da lì passando per la parte più moderna e all’avanguardia, si scende nella barricaia: un cielo stellato con i frati affrescati sulle pareti che si occupano dei lavori in vigna.
Si rimane a bocca aperta ogni volta e con gli occhi pieni di meraviglia si risale pronti per la degustazione nella Cattedrale.
Non solo Lugana: da I Frati e Brolettino al Ronchedone e all’Amarone
Celebre per i suoi vini Lugana come il Brolettino o I Frati, potrai assaporare anche rossi corposi e intensi come il Ronchedone e l’Amarone, o il più delicato Rosè per un aperitivo.
Vuoi andare a trovare “i frati”?
Chiedi ai nostri ragazzi della reception di prenotare per te una visita